Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: Barbéry Muriel
Titolo: L'eleganza del riccio
Editore: E/O
Alla fiera della Piccola editoria dello scorso dicembre non si parlava d'altro: il successo del Passaparola aveva decretato il successo di questo libro insolito, intelligente, raffinato, colto, divertente in molte pagine, troppo presuntuoso e professorale in altre. Le due protagoniste, ormai scrivere romanzi doppi è diventata una moda, la dodicenne Paloma e la portinaia Renée, alternano la loro voce narrante nel lungo racconto di alcune giornate nel condominio davvero chic di rue Grenelle, al centro di Parigi, microcosmo di una serie di personaggi tipici, stereotipati alcuni, meglio riusciti altri, che ci presentano uno spaccato della Francia attuale molto ben orchestrato. La mia simpatia ad ambedue le riuscite figure femminili, soprattutto nell'ultima parte del libro, di gran lunga la migliore, nella quale le premesse, talvolta un po' lunghe e noiose, trovano un epilogo commovente e una soluzione narrativa efficace. Cartesiana la scrittura, cartesiano l'aggettivo ricorrente, molto riusciti i personaggi stranieri: la portoghese Manuela, il giapponese Uzo, a dimostrare ancora la grande civiltà della Francia laica e multietnica.

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